POLIZZE DORMIENTI: perché rinunciare a verificare se si è, senza saperlo, tra i beneficiari?
Chi dorme non piglia pesci e se un lontano parente o un amico/amica o un vicino d casa avevano a suo tempo sottoscritto una polizza assicurativa a Vostro favore, chi dorme rischia anche di non ricevere il denaro a lui legittimamente spettante.
È la stessa IVASS (l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), in uno specifico Report dedicato alle c.d. “polizze dormienti”, ad informarci che sono circa 4 milioni le polizze vita a durata temporanea scadute tra il 2012 e il 2016 (qualcosa come circa 145 miliardi di Euro!) giacenti nelle casse degli Istituti e, appunto, … dormienti. Nel 2017 – riporta Plus 24 – il Sole 24 Ore del 30.06.2018 – sono state “risvegliate” 190 mila polizze dormienti, pari a 3,5 miliardi di pagamenti resi possibili grazie all’attività di ricerca dei beneficiari intrapresa dall’IVASS, mentre su altre 900 mila polizze sono in corso accertamenti. Sono inoltre circa 120 mila i contratti assicurativi, con età dell’assicurato superiore a 90 anni (di cui più di 2.600 relative a persone con più di 100 anni) per cui le compagnie di assicurazione negli ultimi tre anni non hanno avuto notizia alcuna dell’assicurato. Anche esse dunque giacenti … e dormienti.
Come noto, la prescrizione delle polizze (tra cui le diffusissime polizze temporanee caso morte) era stata portata, dal precedente Governo Monti, da 2 a 10 anni (dalla data del decesso dell’assicurato o dalla scadenza del contratto). Vedasi D.L. 179/2012 art. 22, comma 14. Che succede poi? Le compagnie sono obbligate a devolvere le somme giacenti … e dormienti (prescritte ora) al “Fondo rapporti dormienti” facente capo alla Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici del Ministero dell’Economia).
E se tra i beneficiari che ignorano, non certo per loro responsabilità e tanto meno per responsabilità dell’assicurato scomparso, di essere beneficiari di una polizza non liquidata perché prescritta e trasmessa dall’intermediario (assicurazione o banca) al “Fondo” ci fosse uno di noi?
Possiamo rivolgerci all’IVASS direttamente o, meno direttamente, al “servizio ricerca coperture assicurative” dell’ANIA (Associazione Nazionale per le Imprese di Assicurazione).
La procedura potrebbe essere complessa. Ma perché rinunciare ad andare a fondo su un diritto e su del denaro a noi spettante per volontà esplicita di persona (il più delle volte un parente che magari da tempo non intratteneva rapporti con noi …) oggi scomparsa?
Ancora. Il fatto che gli stessi contratti assicurativi siano spesso redatti su modelli e/o moduli standard fa sì che si possano verificare non poche situazioni di confusione che conducono ad esiti anche molto difformi da quelli voluti dal contraente la polizza.
Per chi non ha dunque specifiche competenze in materia giuridico-assicurativa – faceva opportunamente notare il Dott. Stefano Saiaroli, esperto in materia – è sempre meglio “rivolgersi ad un Avvocato…” (La Repubblica, 24/7/2017).
Adusbef Liguria, che ormai da anni opera specificatamente nel campo delle polizze assicurative, dei conti correnti bancari e postali, dei depositi titoli “dormienti”, offre un servizio di assistenza e tutela giuridica personalizzato e a tariffa convenzionata.
Se Vi occorre un chiarimento, potete contattarci alla sede Adusbef Liguria allo 010/81.28.31.