Per anni, anzi per decenni, è stato il dono natalizio preferito da padri e madri (e ancor più da nonni e nonne, zie e zii) per figlie nipoti: parliamo del libretto di banca o postale al portatore. Mano a mano che il ragazzo/la ragazza crescevano, si aggiungeva una piccola somma, ad esempio in occasione del compleanno o di una promozione scolastica…ed ecco che il saldo lievitava.
Custodito quasi sempre con cura dai ragazzi, qualche volta purtroppo abbandonato in un cassetto polveroso di casa o in una cassetta di sicurezza “dimenticata”, il libretto di banca o postale al portatore rischia,dopo il 31 dicembre 2018, di trasformarsi in una “microbomba mangia-risparmi”. Perché?
Presto detto. Andarsi a leggere l’art. 49 del D.Lgs. 231 del 21/11/2007 modificato dal D.Lgs. n. 90 del 25/5/2017 che stabilisce che dal 4/7/2017 i libretti bancari devono solo essere nominativi, quelli ancora in essere al portatore vanno estinti – o trasformati in nominativi –entro il 31 dicembre 2018. In caso ve ne dimenticaste, gli istituti finanziari saranno obbligati a comunicarlo al MEF che applicherà pesanti sanzioni amministrative: da 250 a 500 euro.
Che fare, dunque? Presentarsi in banca o in posta, muniti di documento di identità, per la riscossione o la trasformazione dei nostri risparmi depositati“al portatore”. In caso di dubbi o di casi più complessi, rivolgersi alla Sede Adusbef più vicina. Ricordiamo pertanto il numero telefonico di Adusbef Liguria Sede- Genova: 010/81.28.31, ore ufficio.