Cassette di sicurezza: sicure o insicure?

Cassette di sicurezza: sicure o insicure?

Il deposito di oggetti di valore e/o di denaro contante in una cassetta di sicurezza da parte di un cliente rappresenta una tipica “attività accessoria” esercitata da un istituto di credito; essa è regolamentata dagli art. 1839-1841 del Codice Civile. Numerose sentenze della Corte di Cassazione (quali: n.27068/2008, n.8945/2012, n.7081/2005, n.6225/1994, etc.) hanno chiarito i fondamentali diritti/doveri che regolano questo non marginale servizio che le banche offrono ai loro clienti.

Tuttavia, sempre più spesso, gli utenti di tale servizio si rivolgono agli uffici delle Associazioni dei Consumatori presenti sul territorio per richiedere chiarimenti sull’operato della banca cui hanno affidato appunto “in custodia”: oggetti preziosi, oro, denaro…

Le perplessità di detti utenti – almeno per quanto attiene ADUSBEF LIGURIA – hanno riguardato sopratutto le tematiche che, in estrema sintesi, elenchiamo di seguito; sottolineando però, nel contempo, che la casistica non si esaurisce certo in quanto qui segnalato e che le risposte del legale non possono che variare a seconda dei tempi e delle circostante in cui i fatti si sono svolti.

– La cassetta di sicurezza è sempre coperta da una polizza assicurativa fissata dalla banca? E’ possibile assicurarne il contenuto per un importo superiore pagando, ovviamente, un canone superiore? Quale il limite?

– Cosa avviene in caso di “blocco” all’apertura della cassetta per decesso del/dei intestatario/i ? L’apertura successiva deve avvenire da parte di un notaio che redige l’inventario del contenuto alla presenza di chi?

– Gli eredi devono sempre presentare nella dichiarazione di successione l’elenco dettagliato di quanto contenuto in cassetta ed ereditato? Il valore di tale contenuto è soggetto all’imposta di successione?

– La banca è tenuta ad avvisare gli eredi, anch’essi clienti della stessa banca, della presenza di una cassetta di sicurezza intestata al de cuius, loro parente, e da tempo mai aperta?

– In caso di furto perpetrato ai danni della banca, questa è obbligata ad avvisare e convocare il cliente per ricercare una “soluzione” condivisa? In caso di incendio o alluvione, la banca deve “risarcire” il cliente che aveva locato la cassetta il cui contenuto è stato ora irrimediabilmente danneggiato?

– Cosa fare in caso di smarrimento o sottrazione di una o due delle chiavi consegnate dalla banca in occasione dell’accensione del contratto?

– Cosa fare se si ha il sospetto che, fraudolentemente, una terza persona, non delegata, ha aperto in passato la cassetta e sottratto parte o l’intero suo contenuto?

Coloro i quali fossero interessati ad un approfondimento su queste o analoghe questioni possono rivolgersi presso il nostro ufficio ADUSBEF LIGURIA di Genova, previo appuntamento telefonico al n. 010 812831.